JOINFRUIT: SUOLO PIÙ SANO E PRODUZIONE VIRTUOSA CON IL NUOVO PROGETTO DI AGRICOLTURA SIMBIOTICA 

agricoltura simbiotica

L’OP Joinfruit joins the celebrations for the World Earth Day officially presenting the project “Un suolo più sano e una produzione più virtuosa con l’Agricoltura Simbiotica nel comparto frutticolo”, first experience of activating the specification of Symbiotic Agriculture for a PO, realizzata dall’OP di Verzuolo (CN) in collaborazione con il gruppo di ricerca in interazioni piante-microrganismi presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’University of Turin, la Società Consortile Ecosì and the SATA S.r.l., a leading consultancy and control company for the agri-food chain.

L’Agricoltura Simbiotica è una forma di coltivazione “collaborativa” nei confronti della natura: un sistema eco-compatibile all’avanguardia, che favorisce lo sviluppo sano ed equilibrato delle piante partendo proprio dalla cura del suolo, attraverso una fertilizzazione del terreno naturale e sostenibile ottenuta con l’utilizzo di un soil microbial complex as an alternative to chemical inputs. Attraverso l’inoculo di formulati microbici che comprendono batteri e funghi del terreno, si preserves soil health and, year after year, you want to migliorare la fertilità, trattenere il carbonio e resistere maggiormente allo stress idrico. Si tratta di una Certificazione di Processo delle produzioni agroalimentari di qualità, che mira a ripristinare, mantenere e migliorare la biodiversità e funzionalità microbica dei suoli, un progetto avviato dalla Società Consortile Ecosì grazie alla volontà di Sergio Capaldo, founder of La Granda (leader nella valorizzazione della Razza Piemontese, Presidio Slow Food) e da sempre Responsabile Zootecnico Nazionale per Slow Food e Responsabile qualità carni del gruppo Eataly.

È la prima volta che un progetto di Agricoltura Simbiotica viene applicato con azione organizzata e strategica sulle aziende socie da un’Organizzazione di Produttori, e che prevede, oltre alla certificazione, un monitoraggio costante (attraverso analisi chimico-fisiche del suolo, analisi della biodiversità microbica e analisi sensoriali dei prodotti curate dalla SATA Srl) sui benefici che il disciplinare di AS genera in termini di riduzione dell’uso di fertilizzanti chimici e di miglioramento della produzione. 

L’obiettivo che ci poniamo - comment Bruno Sacchi, Direttore dell’OP Joinfruitè diventare la prima OP che testimoni il carattere di migliore sostenibilità ambientale di questo sistema produttivo per gli alberi da frutta; la maggior parte dei risultati che documentano l’effetto positivo degli inoculi microbici derivano da ricerche su colture erbacee, cerealicole e orticole. Inoltre, saremo i primi a produrre anche parametri di qualità del prodotto ottenuto al termine di ogni annata quali, tra gli altri, colore, brix-acidità, texture, profumo, sapore e croccantezza: una scelta che rientra nel nostro impegno quotidiano a coltivare un futuro sostenibile e a contribuire al benessere dei consumatori e della comunità a cui apparteniamo.”

Il progetto, che avrà una durata di almeno 3 anni e inizialmente coinvolgerà 6 importanti aziende socie di Joinfruit operanti nell’area del cuneese, prevede la partecipazione attiva del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’University of Turin: “Il nostro team ha una lunga tradizione di ricerca sulla biologia delle associazioni simbiotiche tra piante e microrganismi – spiega la Prof. Alessandra Salvioli of Fossalunga know-how that we will literally deploy participating at attività by campionamento, analizzando il microbiota della rizosfera e fornendo ausilio per l’applicazione degli inoculi microbici e il loro follow up. Tra le tante attività sperimentali previste, verranno applicate le più recenti tecniche basate sul sequenziamento del DNA per analizzare la biodiversità dei suoli dei frutteti e, attraverso collaborazioni con colleghi esperti di entomologia, verranno monitorati gli insetti utili”.

He concludes Sergio Capaldo: “È importantissimo ritornare a studiare il suolo per comprendere i segreti della vita e oggettivare la qualità e la sostenibilità. ‘Vai dove la terra ti porta’ è fondamentale, perché dobbiamo ascoltare la vocazione del suolo e non forzare la natura. L’agricoltura di domani può essere una grandissima risorsa economica, ambientale e sociale. Essere un agricoltore virtuoso deve essere: fico.”

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